Quanti caffè è possibile bere per avere reflusso? Ecco la risposta

Il caffè è una delle bevande più amate al mondo, ma per chi soffre di reflusso gastroesofageo o di acidità, è importante considerare come il consumo eccessivo di caffè possa influenzare la salute del sistema digestivo. Il caffè, infatti, contiene caffeina e altre sostanze stimolanti che possono irritare la mucosa dello stomaco e rilassare il muscolo dello sfintere esofageo inferiore (LES), il quale impedisce al contenuto gastrico di risalire nell’esofago.

Il ruolo della caffeina e dell’acidità nel reflusso

La caffeina è uno stimolante naturale che può aumentare la produzione di acido gastrico, peggiorando i sintomi del reflusso, come bruciore di stomaco, rigurgito acido e dolore toracico. Inoltre, il caffè è una bevanda acida, e il suo pH basso può irritare ulteriormente la mucosa dello stomaco, contribuendo all’acidità.

Anche il rilassamento del LES causato dalla caffeina è un fattore da considerare, poiché un LES troppo rilassato può permettere ai succhi gastrici di risalire verso l’esofago, causando bruciore e fastidio.

Quanti caffè si possono bere senza incorrere nel reflusso?

Non esiste una quantità “sicura” di caffè universale per evitare il reflusso, poiché ogni individuo reagisce in modo diverso alla caffeina. Tuttavia, gli esperti consigliano generalmente di limitare il consumo a 1-2 tazze di caffè al giorno per chi ha una sensibilità gastrica o è soggetto a reflusso. Per alcuni, anche una sola tazza può causare sintomi di reflusso, mentre altri potrebbero tollerare meglio fino a 2-3 tazze.

Ecco alcune linee guida generali:

  1. 1-2 tazze al giorno: per la maggior parte delle persone con una sensibilità lieve al reflusso, questa quantità potrebbe non provocare sintomi significativi.
  2. Oltre 3 tazze al giorno: superare le 3 tazze può aumentare il rischio di reflusso, poiché la quantità di caffeina e acidità potrebbe irritare la mucosa gastrica e favorire il rilassamento del LES.
  3. Caffè decaffeinato: per chi soffre di reflusso cronico, il caffè decaffeinato può essere una buona alternativa, poiché contiene quantità molto ridotte di caffeina e risulta meno acido rispetto al caffè normale.

Consigli per ridurre il rischio di reflusso causato dal caffè

  • Riduci la quantità di caffè: prova a ridurre gradualmente la quantità di caffè e valuta come reagisce il tuo corpo.
  • Opta per il caffè decaffeinato: anche il caffè decaffeinato contiene una piccola quantità di caffeina, ma è generalmente ben tollerato e meno acido.
  • Bevilo dopo i pasti: evitare di bere caffè a stomaco vuoto, poiché la sua acidità può irritare maggiormente lo stomaco.
  • Evita caffè molto caldi o molto forti: le alte temperature e le preparazioni più concentrate possono aumentare l’acidità del caffè, quindi è consigliabile optare per versioni più leggere e tiepide.

Per evitare il rischio di reflusso, si consiglia di limitare il consumo di caffè a 1-2 tazze al giorno, preferibilmente dopo i pasti e non troppo caldo. Ricorda che ognuno ha una tolleranza diversa alla caffeina, quindi è importante monitorare le proprie reazioni e trovare un equilibrio che eviti i fastidi. Se il reflusso persiste, considera alternative al caffè come tisane o bevande decaffeinate.

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