Il finocchio è davvero il re dell’orto nonchè una delle forme di ortaggio insospettabilmente, almeno per qualcuno, tra le più complete e “preziose” per la nostra salute, dal costo anche mediamente abbastanza alto se la nostra scelta o decisione è quella di acquistarla presso il mercato ortofrutticolo oppure il supermercato.
Ma coltivare i finocchi è anche qualcosa di possibile “in proprio” oltre che generalmente molto stimolante anche se leggermente più difficile della maggior parte degli ortaggi. La crescita infatti necessita di alcune potenziali forme di coltivazione e per ottenere un bel raccolto anche in termini di dimensioni è importante ricordare alcune cose.
Ortaggio da coltivare
Il finocchio è una pianta erbacea molto antica, coltivata ma che da sempre cresce in modo naturale, in ambito alimentare a seconda delle preparazioni viene consumato interamente, sia nel fusto ma anche nei germogli e nei fiori, associato a tantissime ricette. Il periodo di raccolta appartiene a quello autunnale ma esistono varianti che possono essere raccolte già in primavera.
E’ una pianta che ha delle peculiarità particolari, esiste il concetto di pianta femmina e maschio ma molto spesso nelle sue varianti questa considerazione è più importante. Ha bisogno di pieno sole ma anche di un terriccio sempre leggermente umido ma non troppo al punto da risultare effettivamente fradicio, per questo può creare qualche difficoltà.
Consigli per coltivare i finocchi
E’ importantissimo preparare la terra in modo adeguato, sia che si tratti della semina (che solitamente va effettuata nel mese di giugno) oppure trapianti di elementi già parzialmente cresciuti (da sviluppare tra luglio e settembre), è una pianta che ha bisogno di una concimazione particolare ma anche di un terreno piuttosto privo di elementi precedenti.
- Il terreno non deve essere stato impiegato per la coltivazione di altre piante della stessa famiglia come carote, sedano e prezzemolo o da altri finocchi
- Bensì deve essere un terreno “pulito” e quindi nuovo
- Privilegia i terreni molto “sciolti” in grado di mantenere poco la compattezza evitando i ristagni
I finocchi possono essere seminati in piena terra, se il terreno è poco nutriente possiamo concepire una concimazione naturale con del letame alcune settimane prima, e va bene quasi ogni forma di “altitudine” di terreni. Ma se questi sono molto compatti e di natura argillosa è meglio propendere per una rialzatura in modo da aumentare la sua esposizione.
Importantissimo lasciare spazio di almeno 20 cm tra una piantina e l’altra, ed anche l’irrigazione, specie nei primi periodi è fondamentale: il segreto è innaffiare abbastanza spesso, soprattutto d’estate ma senza rendere il terreno zuppo, consigliabile un impianto a goccia.
Allo stesso modo è importante una sarchiatura ogni 2 settimane circa fino allo sviluppo della pianta.