L’orchidea è una pianta apprezzata per la sua eleganza e delicatezza. Conosciuta in ogni parte del mondo, viene spesso regalata per le inaugurazioni delle case o per augurare fortuna e prosperità. Le tipologie sono molteplici, ognuna delle quali con caratteristiche distintive differenti e colorazioni particolarmente interessanti. Non è così facile da gestire ed è bene seguire alcuni consigli.
Secondo alcuni studi, le orchidee sono dei fiori antichi già presenti più di 70 milioni di anni fa. La loro particolarità è il sapersi adattare ai vari ambienti, per questo motivo si sono sviluppate in molteplici aree nonostante temperature differenti. Ricca di miti e leggende, questa è una pianta che riesce a mettere tutti d’accordo.
Come si coltiva l’orchidea?
La coltivazione dell’orchidea non è facile come sembra. Nonostante si adatti ad ogni tipo di luogo, le sue varietà sono estremamente delicate e necessitano di svariate attenzioni. I fiori di questa pianta sono riconosciuti per essere eleganti e particolari, con sfumature di colore che le rendono indicate ad impreziosire ogni tipo di ambiente.
In generale, possiamo dire che l’orchidea dovrebbe essere coltivata in un posto luminoso ma esposto ai raggi del sole, con una temperatura dai 18° ai 25°C. Il consiglio è di scegliere un ambiente umido, predisponendo un vaso con dell’argilla umida all’interno del sottovaso: questo farà in modo che la pianta riceva le giuste attenzioni.
Il metodo giapponese per innaffiare le orchidee
L’innaffiatura è un momento delicato e molto particolare, spesso sottovalutato dai meno esperti. Il metodo giapponese consente di poter dare alla pianta quello di cui ha bisogno, per crescere rigogliosa, sana e bella. Tra i punti da non sottovalutare, prima di scoprire questa tecnica giapponese usata dai professionisti del settore, evidenziamo:
- Le orchidee amano l’umidità e non il secco;
- La pianta patisce in ambienti poco luminosi;
- Il bagno o la lavanderia sono luoghi perfetti per la sua crescita.
Per attuare il metodo del Giappone è necessario riempire una bacinella con dell’acqua tiepida, facendo attenzione che quella del rubinetto non sia ricca di cloro o altri componenti chimici non consoni alla pianta. Estrarre l’orchidea dal vaso e immergere le radici all’interno della bacinella. Farla riposare dai 7 ai 10 minuti.
Subito dopo rimuovere l’orchidea dalla bacinella e far scolare l’acqua in eccesso, prima di riporla nuovamente nel proprio vaso d’origine. Questo è un metodo che permette alla pianta di idratarsi completamente e correttamente, da effettuare una volta giorno durante i mesi freddi e tre volte al giorno durante l’estate. Chiedere sempre un parere agli esperti prima di svolgere il metodo di cui sopra.