Il grano rappresenta, da sempre, una delle fonti di nutrimento più importanti e maggiori per il genere umano. Non tutti lo sanno, ma le tipologie di frumento ad oggi esistenti sono più di quindici, alcune delle quali coltivate anche in Italia. Questo ingrediente per alimenti ha letteralmente scritto la storia, infatti si racconta che le prime tracce facciano parte del Neolitico per arrivare fino ai giorni nostri.
L’Italia è al primo posto come produzione e consumo, pari a 23Kg pro-capite all’anno, nelle due varietà del grano tenero e duro. Ognuna di queste ha caratteristiche differenti, piacevoli o meno a seconda del proprio gusto personale, adatte a determinate tipologie di lavorazione e trasformazione. Scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere e qual è l’errore da non commettere nella coltivazione del grano.
Quali sono le caratteristiche del grano?
Il grano è una risorsa fondamentale per l’alimentazione di tutti i giorni e, come argomentato sopra, esistono due tipologie principali dell’ingrediente che si differenziano in duro e tenero. Il primo tipo si utilizza per il pane e la pasta, mentre il secondo è adatto per ottenere le farine alimentari classiche.
È un cereale dalle caratteristiche particolari, seppur non troppo difficile da coltivare. Nonostante questo, richiede alcune attenzioni particolari in modo da poter ottenere le proprietà vantate da secoli. La semina, di norma, avviene durante il periodo autunnale ed è importante non sbagliare i tempi (anticipando o posticipando) al fine di poter perfettere una crescita perfetta e corretta.
Qual é l’errore da non fare quando si coltiva il grano?
I professionisti del settore, nel tempo, hanno affinato la tecnica per la coltivazione del grano così da evitare ogni tipo di errore. Uno tra questi da non commettere riguarda il terreno, che non dovrà essere ricco di zolle e non compattato precedentemente. Inoltre il luogo scelto è preferibile sia esposto al sole per una crescita sana e continuativa. Un’attenzione particolare alle piante infestanti, da eliminare prima della semina. Riepilogando:
- Il terreno è esposto al sole;
- Le piante infestanti devono essere eliminate prima della semina;
- La terra non dovrà essere ricca di zolle, ma ben compattato.
Si arriva poi al momento dell’irrigazione, altro dettaglio fondamentale per non commettere degli errori fatali per la sua crescita. Una quantità notevole di acqua potrebbe portare alla formazione di alcune muffe nel terreno, per questo motivo è consigliato calibrare bene a seconda del clima e della temperatura esterna (ma comunque senza esagerare). Un altro dettaglio da non sottovalutare sono i parassiti e le infezioni che potrebbero compromettere il raccolto: scegliere sempre degli antiparassitari naturali e certificati, avvalendosi dei consigli dei professionisti del settore.
In ogni caso, il frumento è coltivato oggi in maniera continuativa e con grande attenzione per tutto quello che riguarda la sua condizione, in osservazione del cambiamento climatico in atto. Il terreno da scegliere è il primo passo per poter avere un raccolto ricco e procedere, successivamente, alla lavorazione del grano ottenendo ogni tipo di prodotto.